Alcune mie poesie

Quel che sarò.

Sarò il grido del bambino
che non hai voluto,
sarò la vita
che non ha vissuto,
sarò la sua voce,
un canto libero nel vento.

Sarò l'urlo dell'ebreo
che hai ingiuriato,
sarò il ragazzo nero
contro il quale hai sputato,
sarò il bimbo islamico
che hai seviziato.

Sarò le lacrime della ragazza
che hai rifiutato
e sarò la disperazione
di quella che hai violentato.

Sarò per sempre con te,
in tutti i sogni tuoi,
sarò con te Bastardo!
di me non ti libererai.


Aborto

Aborto,
era quella voce vibrante,
era quel pianto di morte
che sinistro rumor di sistri
accompagna..
Aborto,
è quel sole eclissato laggiù,
quel segno rosso,
quel ramo distorto
che l'angelo nero posa
ai piedi d'una porta.
Aborto,
è la vita che t'abbandona,
è un'anima che s'invola
verso un luogo senza nome.
Aborto..
E sentisti scorrere il sangue.


Vento profondo

Qualcuno lassù
ci induce a scegliere
dinanzi al bivio
il giusto sentiero.

Ma dov'è il Sommo Fattore?
Ignote a lui sono le terre
in cui i miei versi nutro
e il vento profondo
che la mia anima ha cercato.